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Payback, le aziende pagano le inefficienze delle Regioni

Farmaci Redazione DottNet | 27/10/2016 12:00

Per la farmaceutica territoriale il ripiano ammonta a 273 mln mentre per l'ospedaliera il conto è di 1,213 miliardi.

"E' dovere dell'industria rispettare le leggi, anche se quella sul payback non ci piace perché pone a carico delle aziende un finanziamento importante di ripiano per via di inefficienze regionali". Così il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, a margine del convegno "Le terapie avanzate: un successo del made in Italy", tenutosi a Roma. Dopo l'ultimo ricalcolo, l'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha pubblicato la determina sull'attribuzione definitiva degli oneri di ripiano 2013-2015 della spesa farmaceutica, indicando un conto complessivo di 1,48 miliardi a carico delle aziende.

Il meccanismo del payback prevede infatti il rimborso, da parte della aziende farmaceutiche, dello sforamento dei tetti di spesa calcolati a livello regionale. Per il 2013-15, sottolinea Scaccabarozzi, "molte aziende hanno già pagato, per altre c'erano incongruenze ed è stato chiesto all'Aifa di rifare i calcoli, perche dalle regioni erano arrivati numeri sbagliati.Si è pensato quindi fare una correzione ai conti che considerasse la criticità oggettive nella definizione corretta dei dati". Di qui l'articolo 21 del decreto Enti Locali che ha previsto uno sconto del 10% sulla quota del ripiano 2013-2014 spettante alle industrie, ed uno del 20% per l'anno 2015. Misura contestata dal M5S che parla di un "un regalo alle imprese di 280 milioni", mentre per Scaccabarozzi "si tratta di una buona legge. Ha infatti consentito allo Stato di rientrare di quattrini che altrimenti non sarebbero mai rientrati, perché nessun Tar ci avrebbe fatto pagare una cifra che non fosse accuratamente dettagliata".

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Sulla base del ricalcolo, per la farmaceutica ospedaliera le aziende devono pagare complessivamente 1,213 miliardi. Nel dettaglio la somma più alta da ripianare spetta alla Roche Registration limited (158,2 mln), seguita da Janssen-Cilag con 127,3 mln, Gilead Science International (112,4 mln), Novartis con 93,8 mln, Abbvie Ltd (75 mln), Pfizer Italia (80,1 mln), Merck Sharpe&Dohme a 47,3 mln, Bristol Myers, Squibb (45,8 mln), Sanofi Spa (32,9 mln).
 
Per quanto riguarda l’ospedaliera, tra le Regioni è la Toscana ad attendere i maggiori recuperi (159,8 milioni), seguita dalla Puglia (142,1), Lombardia (117 mln), Emilia Romagna (114,6)., Lazio (98,5 mln), Campania (92,4 mln) e Piemonte (91,1 mln). Payback territoriale. Per la territoriale il payback è di 273 mln (120,4 mln pagato + 152,6 mln di conguaglio). Ed è Gilead in testa a alla graduatoria con una somma da rimborsare di 115,7 mln. Seguono Novartis 17,7 mln, Astrazeneca Uk (12,8 mln), Menarini International 12 mln, Boehringer Ingelheim Int. Gmbh (10,6 mln),  Merck Sharpe&Dohme (10 mln).
 
Per la farmaceutica territoriale le Regioni che registrano un maggior “credito” sono invece Lazio (56,2 mln), Campania (55,8 mln), Friuli (45,8 mln), Sicilia (43,8 mln) e Puglia (42,3 mln).

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